Maria Van Helsing

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Atto 0: La Razza
Un uovo sbocciato nel punto più profondo degli abissi, proveniente dal punto più lontano del cosmo. Dove il freddo e il fuoco si uniscono. Dove i poli opposti arrivano a contatto, queste le leggende che si raccontano in libri più antichi della terra stessa sulla nascita del primo vampiro. Creature aliene che hanno combattuto alla luce e nell'ombra nei secoli per affermarsi nell'età moderna alla ricerca del motivo della creazione tra i multiversi. Temporalmente immortali, fisicamente mortali: il tempo sembra non affliggerli ma gli umani con i secoli hanno scoperto che semplici oggetti collegati al piano immortale possano creare danni permanenti e perfino la morte a queste creature venerate e odite; ciò a portato all'esigenza di riprodursi come assicurazione per poter continuare a studiare il motivo della loro creazione. Ogni femmina di vampiro può dare una sola volta nuova vita nel mondo mortale, portando a un controllo selettivo delle nascite negli eoni della terra.

Atto I°: La Nascita
[Estratto dal saggio scientifico di Arthur Frederick Coldram]
La cosa più sconvolgente per mia fortuna da ricercatore, ma disdicevole come tale atto è quanto di più disumano si possa concepire, è stata la nascita di questi due bambini alla quale ho assistito in prima persona e perché reputo che sia importante riportare anche la loro storia; i due figli nacquero con due mesi di differenza, dalla stessa madre. Nati come gemelli siamesi, furono separati nel più grande rito di magia oscura che io abbia mai visto. Impotente sono rimasto mentre vedevo la famiglia che ho servito per anni progettare il più grande sacrificio di massa mai compiuto nella storia dell’uomo. Il disegno consisteva nel far sacrificare nello stesso istante due paesi interi sotto il più grande pentagramma Obliblico mai scritto, per permettere la separazione dei corpi, dell’anima e delle menti dei gemelli, e farli crescere in salute per tramandare la stirpe. Il risultato fu l’evocazione di una creatura proveniente dal più profondo degli abissi, un blob di male e odio indescrivibile data la sua stazza ciclopica e la forma indefinita e in continuo mutamento dai toni scuri come la notte e profondi come un nero abisso. La creatura assorbì i due paesi e i corpi dei sacrificati cancellando e inglobando l’intera città ritirandosi in un mare oscuro che travolgeva qualsiasi cosa fino al centro del pentagramma, nel quale imbrigliato dal padre in una lama arcana in grado di recidere l’unione dei due gemelli sotto ogni aspetto fisico e metafisico smembro i due corpi uniti cosi da creare nuova vita per entrambi i discendenti. Non dimenticherò mai quel giorno.
Dopo il rituale ci furono mesi di segretezza, nelle quali il padre non si vide nella villa rinchiudendosi nei sotterranei insieme ai due figli. Solo la moglie Fairbrook era ammessa a far visita al marito. Fino a quando non arrivo il giorno in cui il padre annunciò all’intera servitù una bambina in fasce, una sola figlia: Maria Van Helsing.

Atto II°: La Famiglia
[x]Marck Van Helsing, Il fratello deforme visse segregato dal padre nell’enorme villa di famiglia, passando tutta la sua vita la dentro con sua sorella Maria come unico compagno di giochi, ma più gli anni passavano e più la sua condizione fisica e mentale peggiorava. La madre [x]Fairbrook Wingates Van Helsing, religiosa e imprenditrice ripudiava il fratello e insegnava alla sua pupilla tutto sul culto del Gufo, la più grande associazione di Vampiri mondiale che ne gestiva movimenti, nascite, economia, potere terreno e arcano. Il padre [x]Abraham Van Helsing un tiranno severo, uno dei più alti esponenti del [x]Gufo. L’unico che rappresentò un vero padre e madre nella crescita della figlia fu’ il maggiordomo di famiglia, [x]Arthur Frederick Coldram, che si preoccupava di tutte le necessità della piccola Maria.

Atto III°: La Vita
Maria Van Helsing non è sempre stata affascinata dall’occulto e dal paranormale: aveva studiato legge, e una volta finiti gli studi fece presto carriera aprendo la sua azienda di telefonia, i primi al mondo, giocando in borsa e aprendo un suo Casinò a Las Vegas. Per Maria esisteva solo lei e la sua vita era la cosa più importante al mondo e quindi voleva godersela a modo suo il più possibile nel lusso nello sfarzo e nel peccato, e il denaro era solo il mezzo col quale portare a termine i suoi scopi. Partecipò a ogni tipo di orgia, truffò senza scrupoli, commerciò esseri umani e armi, giocò d’azzardo con la vita delle persone e visitò i posti più belli che quel mondo aveva da offrire. La discesa nell’oblio cominciò quando aveva provato tutto, e alla ricerca di qualcosa di nuovo contatto suo padre per chiedergli di partecipare a uno dei rituali che si tenevano nella setta: in un bosco al di fuori di qualsiasi mappa una statua alta quindici metri rappresentante un gufo sedeva al centro di un enorme pentagramma, nel quale fiamme dai colori fatui e uomini ricoperti da lunghe tuniche sostavano in cerchio profilando canti in un’antica lingua invocando Dei pagani, ed infine un pargolo sacrificato nel climax musicale con un grido disumano. La sua prima esperienza con l’occulto le apri un mondo di segreti e magia nera che prima poteva solo immaginare quanto fosse profondo quell’abisso. Finalmente capì cosa desiderava d’avvero: sapere cosa c’è oltre questo mondo.

Atto IV°: La Fuga

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