.selettore { font-family: 'VCR OSD Mono', sans-serif }

Le campane alla fine del mondo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    31,410
    Location
    dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

    Status
    ONLINE
    Essere scelti è una gran figata. Tra un milione di volti uguali, tra dieci miliardi di cuori che battono ed ancor più menti che sognano. Scorgere un dito che punta a te, udire una voce che non parla per nessun altro. Fa sentire speciali non è vero? Più belli, più svegli. Forse solo più fortunati e oh, fidatevi che anche quello basta. Chi mai dopotutto ha fatto qualcosa di speciale senza una buona dose di culo. E chi tra loro sarebbe tanto ingrato da non ammetterlo, da credere di avercela fatta da solo, unicamente con le proprie forze. Come non fossero le stesse di tutti gli altri, compresi i centomila che invece son caduti.
    Domanda retorica, Sheol conosceva la risposta e non ce n'era uno di quegli infami che non avesse le ali. Era per questo dopotutto che anziché annuire e basta aveva voluto fare il prezioso no? Per questo che aveva rischiato tutto. Per una parola sola sbagliata tra tutte quelle che Sissy avrebbe potuto pronunciare. Un solo verso, un solo suono. Che gli sarebbe costato tutto, non fossero giunte le sue lacrime a lavarla.
    Oh, beh.
    Perché a Sheol era già successo d'esser scelto. La mano dell'idiota che tra molti aveva voluto lui era più affilata, le sue dita avevano fatto male una volta strette e da allora non avevano mai smesso di sanguinare, ciò che gli aveva offerto l'aveva mandato fuori di testa e gli aveva piantato dentro una fame difficile da capire, perché per quante se ne raccontasse sapeva che nemmeno gli occhi di cui s'ingozzava erano davvero in grado di saziarla.
    E poi l'aveva scaricato nel delirio, e poi aveva fatto ciao ciao con gli artigli e se n'era andato chissà dove, a morire in qualche buco nero o aspettarlo sulla linea d'arrivo del cosmo, o ovunque vadano le divinità bastarde quando non hanno pazzi da torturare per spasso.
    Ma non aveva pianto per lui. Ne lo aveva carezzato, ne era stato buono con chi fino ad allora non aveva conosciuto che fango e schiaffi. L'aveva scelto, certo, ma aveva lasciato a lui il compito di capire perché. Il che è una vera merda se bisogna starlo a sentire perché dai, che cazzo, uno che dovrebbe fare allora? Restare con il dubbio, fingere non gli interessi? Che mentre tutti gli altri continuano ad affogare nella merda, compresa la cagna che l'aveva messo al mondo e chiunque si fosse mai nascosto nel suo stesso buco mentre la cavalcata delle valchirie giungeva a calpestarli. A lui fosse concesso lasciarseli alle spalle per non tornar mai più, come nessuno di loro avesse mai avuto più importanza di quella che gli angeli avevano attribuito loro?
    Sissy c'aveva provato ed a 'sto punto dev'essere un vizio, qualcosa che passa per la testa di tutti coloro che si ritrovano a poterlo fare. Ma poi aveva avuto paura, e questo Sheol poteva capirlo. Ed allora aveva pianto, ed allora gliel'aveva spiegato. Ed allora ancora una volta, e più di quanto non l'avesse mai fatto prima. Vinse il suo cuore pieno d'odio e male e schifo, lo fece sorridere e non ghignare sotto quelle maledette bende. Riconfermandosi il miracolo che era nata per essere, ed a cui il diavolo non vedeva l'ora di poter assistere.
    Ma perché non l'hai detto subito.
    Ali di sangue ad avvolgerli entrambi sorsero dalle sue scapole, perché se dobbiamo farlo allora facciamolo bene. Si chiusero su di loro, non impedirono alle fiamme dell'idiota che era sceso laggiù di farli tremare, ma non ce n'era bisogno perché nessuno dei due lo stava facendo. Perché avevano per se l'un l'altra, perché per finire in fondo a quel crepaccio avevano ammazzato qualcosa di peggiore d'uno stronzo che si vuol credere più importante di quanto non sia. Perché se Sissy era la nuova Morte allora Sheol non ne aveva più paura, ed allora come Lazzaro si levò dal suo sudario. Mettendosi a carponi, ricambiando l'abbraccio in cui la piccoletta l'aveva stretto che non si sa mai potesse far comodo un'altra resurrezione aggratis. Ignorando la testa che scoppiava e sudava ed ardeva, perché all'inferno c'era nato. E quel dolore non era nulla in confronto all'idea d'averlo potuto abbandonare, certo. Ma da solo.
    La piccoletta qui avrebbe un sogno da raccontare, piccola fiammiferaia.
    Sincero non poteva esserlo perché gli era stato insegnato che teatralità ed inganno sono armi potenti, le uniche che gli avevano permesso d'arrivare fino a li e non crepare un bel po' prima. Preferì allora l'ironia, preferì allora l'immagine di se che s'era impegnato tanto a costruirsi, perché quello del bastardo senza cuore è un ruolo più facile da interpretare di quanto non si creda per chi come lui di piangere a sua volta aveva un terrore fottuto.
    Eppure non la lasciò andare, nemmeno quando quelle ali le spalancò pronto ad innalzarsi in volo. Nemmeno quando iniziò a curarsi, drenando da quel sangue la poca energia rimasta a chi l'aveva versato perché tanto non è che i nessuno sciolti li dentro se ne sarebbero mai fatti nulla. E neppure quando anziché prendere il volo ed andarsene preferì restituire ad Azul la sua stessa medicina, perché mica gli era piaciuto che il suo fuoco si fosse avvicinato tanto a Sissy. E certo era grazie a lui se la piccoletta aveva trovato le parole magiche che avevano convinto un demonio a farsi angelo, ed a fidarsi di chi un giorno l'avrebbe indubbiamente deluso perché è così che vanno certe cose. Ma com'era quel detto? Gli amici li si tiene vicini, certo ed eccome, ma è i nemici che vanno coccolati per davvero. Sheol non era ancora abbastanza lucido per capire a quale delle due categorie Azul appartenesse, ma non era forse un dono quello che stava facendogli? Lasciando che le proprie bende si fondessero in una sola liscia superficie, uno specchio lucido abbastanza da restituirgli la sua immagine. Permettendogli di capire bene quanto spaventoso riuscisse ad essere, imprimendogli nello stomaco la stessa strizza che lui avrebbe voluto far provare a loro.
    Ti spiace?
    Un sogno, anche Sheol ne faceva tanti, magari un giorno glieli avrebbe raccontati e poi assieme avrebbero potuto lavorare per realizzarli. Non qui però, non ora e non ancora, che Sissy ne aveva di pappa da sgranocchiare ancora prima di potersi sedere al tavolo dei grandi. Solo allora Sheol avrebbe riscosso i propri debiti. Solo allora le avrebbe finalmente potuto chiedere di puntare la pistola dove diceva lui, e buttar giù dal cielo tutti coloro che non se l'erano meritato.



    Gear ~ Sopravvivere è l'imperativo. Non importa se bisogna strisciare, non importa se il mondo è freddo e crudele, non importa se ci si può sfamare solo con fango ed il proprio sangue. Forse sarebbe meglio non esistere, non dover sopportare il peso di tutto questo, ma non importa: nessuno ha mai detto che è giusto o saggio, ma nonostante tutto non vuoi morire. Se hai un'arma usala, in ogni modo possibile.
    Gli unici poteri di Sheol sono il sangue e la pazzia, ma chi si aggrappa alla vita scopre come usare al meglio il poco che ha: tramite questa tecnica ne potrà ricavare tanti supporti quanto la sua mente saprà immaginarne, guadagnando per 2 turni una velocità straordinaria accelerando il sangue nelle sue stesse vene, o una resistenza sovrumana ricoprendosene come fosse un'armatura, o la capacità di volare formandovi ali da predatore...e così via, senza limiti. Il prezzo da pagare è la potenza perché una varietà così esagerata riduce l'efficacia degli Status che guadagna, che conteranno come se divisi su tre turni anziché due.


    Gebo ~ La Verità è uno specchio perfetto, ma vatti a fidare della tua stessa immagine. Deformata e mutilata dal diavolo di cui ha infettato il sangue la sua musa ha perso ragione e scopo, s'è piegata al suo volere perché sei lei deve conviverci che allora tutti soccombano alla sua follia. Succede quando Sheol osserva una tecnica psichica o è vittima di un'abilità della medesima categoria, le bende sul suo viso si fondono in un'unica superficie argentea dandogli la possibilità di riprodurne gli effetti - per tre turni e del medesimo Lv nel caso di Abilità - così che ognuno debba affrontare i demoni che sguinzaglia, assaggiare il loro morso e vedersi urlare quando capirà che il proprio viso è sempre stato il loro, è sempre stato il suo.


    Eccoci u.u allò, Sheol non ha granché roba per curarsi ma ci prova almeno a rimettersi un attimo dai danni psichici subiti, con l'ultimo Gear che per questo turno ed il prossimo gli permetterà di recuperare il 30% di salute mentale. Blackheart gli permette di risentire poco della strizza di Azul, anche se in compenso ne guadagna un'emicrania che sarebbe debilitante non fosse fresco fresco di semi-rinascita e con Sissy che gli ha lenito i disagi psichici un paio di turni fa. Giusto per gradire però usa Gebo, che fa in modo che anche lui diventi un nuovo centro di una psichica di paura identica a quella che Azul stesso espande attorno a se, così da rendergli pan per focaccia rendendo anche lui vittima della sua stessa strizza!
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    2
    Posts
    2,334

    Status
    OFFLINE

    « Lo siamo stati tutti. »


    Poche volte le era capitato di sentirsi parte di qualcosa. Poche, rare, quasi mai positive perchè le conseguenze dello scoprirsi parte della famiglia di Selene se le sarebbe risparmiata volentieri, avesse potuto tornare indietro, e quante volte erano stati i guai e disastri a cercarla per ciò che era o era divenuta, anzichè qualcosa di meno distruttivo.
    Eppure, quando Edward la raggiunse e la sorresse. Quando si complimentò con lei, ricordandole cosa si provava ad essere lodata, perchè fin da quando Raksaka era svanito e di lui non era rimasta che una scintilla nel suo petto, aveva scordato cosa volesse dire contare davvero per qualcuno.
    Quando le sussurrò i suoi problemi, gli stessi che l'avevano portato a tardare, e che prima d'esser scorti nella sua mente ancor prima che nelle sue parole avevano portato Luna a tremare per qualche istante, convinta che la lotta non fosse ancora giunta a termine e lei si fosse resa inerme, prima del gong finale di quella battaglia.
    Luna si ritrovò a pensare ad Azul, quel demone selvaggio di cui ormai conosceva forma e pensieri, non come ad un nemico simile a quelli che erano appena stati abbattuti. Ma come a qualcosa di simile ad un fratello, irruento e fastidioso certamente. Ma che non per questo, meritava che lei facesse la fatica che le sarebbe stata richiesta nel reprimere ogni emozione da cui si era lasciata sciogliere, cristallizzandola ed indurendo il proprio spirito abbastanza da potersi permettere, di tornare in battaglia.

    « Sono certa che...persino lui lo capirà. »


    Che la sua rabbia era mal riposta, o almeno mal indirizzata. Che ribellarsi a chi aveva appena fatto scempio dell'apocalisse incarnata fosse tutt'altro che un'idea brillante, e che avesse proseguito su quella china il suo fato non sarebbe stato diverso da quello di chi aveva tentato di fermarli, ed in ciò aveva fallito. Con un appunto mentale Luna si disse che presto avrebbe chiesto dove fosse Molly, perchè non la vedeva da quando s'era gettata contro la pestilenziale nube che era stato il loro ultimo ostacolo, e che non avesse seguito Molly sulle sue candide ed anziane ali le sembrava incaratteristico, abbastanza da farla preoccupare.
    Prima di farlo però, cercò di tornare ad essere qualcosa di più simile a ciò che era riuscita a divenire. Non d'uccidere il proprio cuore, non di mettere da parte quel che l'aveva spinta prima al pianto, e poi a chiedere aiuto, e dopo ancora a sentirsi grata per averlo ricevuto. Quanto piuttosto a cavalcare tali onde, tornando ad essere padrona di se stessa anzichè annegarvi.

    « Non dovesse farlo. »


    Perchè al meglio era pronta, e se Azul avesse risposto al suo richiamo avrebbe stretto anche lui, così come in quell'istante stava stringendo il ragazzo che si era posto sotto il suo braccio, sorreggendola come gli aveva chiesto di fare.
    Ma doveva prepararsi anche al peggio, rappresentato in quel momento dall'idea che la battaglia potesse proseguire, potrarsi non a causa d'altri tiri mancini da parte di quella nuova e strana Morte che avevano rifiutato e respinto, ma per via dell'egoismo di chi a quella sventurata compagnia stava dimostrando di non voler davvero appartenere.

    « Non dovesse fermarsi. »


    Azul avrebbe dovuto morire, allora, lasciare Sissy orfana del Cavaliere che Luna ancora non sapeva fosse divenuto. Perchè nessuno di loro aveva tempo da perdere con lui ed i suoi capricci, e perchè una belva troppo selvatica per essere usata allo scopo che le era stato dato meritava la soppressione.
    Il viaggio non era giunto a conclusione, la meta la conoscevano, ed alla fine del mondo la bambola non sapeva quanto fossero ancora distanti. Forse ore, forse minuti o forse giorni. Prima che di fronte alla scelta che aveva compiuto fosse messa ancora una volta, da colei che aveva tentato di corromperla dando ciò che avrebbe dovuto credere di volere.
    Cieca ed esausta, nello spirito più che nel corpo, non avrebbe potuto combattere. Ed Azul non era il suo demone, questo il motivo grazie a cui si convinse di poter sopprassedere quella sfida, lasciandone il carico ad Edward.

    « Usala. E mettilo a tacere. »


    Non senza un aiuto, però. Non senza soccorrerlo come lui aveva fatto con lei, e se era di una stampella che necessitava, Luna gli offrì la migliore che avesse mai posseduto: gli porse Thamaja, pronta a permettergli di prenderla dalla sua mano. Divenendo il primo ad averla usata, o sfiorata al posto suo, fin dal giorno in cui la sua lama s'era fatta nera ed il suo spirito era morto, affogato nella sete di potere che aveva spinto l'automa a sacrificarla. L'unico a cui l'avesse mai concesso. E di cui si sarebbe fidata, consapevole che una volta portato a termine il suo compito, gliel'avrebbe restituita senza costringerla a richiamarla dalle ombre cui davvero apparteneva.


    Luna è immune alla psichica di Azul, a causa della sua abilità Kāla (protezione dalle psichiche di Lv pari a Blanc Core, e dunque 5).
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    0-1
    Posts
    7,257

    Status
    OFFLINE
    Rideva Azul mentre avvertiva il cambiamento, mentre avvertiva che la stessa fottuta paura che la sola sua entità scagliava verso chiunque solo per al sua presenza tentava di esser rivolta pure contro di lui.
    Rideva mentre avvertiva uno degli ultimi tentativi di quel demone bendato, atterrato e vicino alla sua unica padrona cercava ancora di fare lo sbruffone quando non gli era concesso.

    Erano simili loro due, solo mossi da volontà diverse. Uno voleva distruggere e divorare tutto ciò che poteva, far battaglia fino alla fine del tempo e dello spazio, ardendo ogni cosa esistesse fino all'estinzione, l'altro invece aveva fino a quel punto tentato di manipolare colei che era predestinata a grandi cose, e che su di loro pian piano avrebbe avuto l'autorità di leader.

    Ma da quando aveva accettato il patto nel campo in cui pian piano i fiori avrebbero preso a sbocciare, sotto la cura di Sissy, Azul stava veicolando tutta la sua entità a difesa della piccola, senza remore e senza altri fini se non combattere ogni cosa che avrebbe tentato di attanegliare la piccola. Spada infuocata pronta per esser brandita contro qualsiasi nemico, e finché Sheol non avrebbe accettato il patto, in quella distesa di sabbia, era rimasto lui come unico nemico della piccola. Era colpa sua se il vecchio Volpe non esisteva più, era colpa sua se negli ultimi istanti di quella benefica entità per la pcicola la psicosi aveva preso il sopravvento su tutti e tutto, finendo col far ridurre in cenere la figura paterna di cui Sissy aveva bisogno e che ora mancava.

    Eheheh! La piccoletta qui decide tutto, e non sei nella posizione di dettar ordini! Perciò tendi bene le orecchie.

    Rideva, mentre la paura tentava di inserirsi nella sua entità, mentre la paura di prender fuoco, bruciare, diventare cenere e venir divorato sia corpo che anima incominciava a prender forma pure su di lui. Si abbassò, flettendo le ginocchia, facendo pressione unicamente sulle punte dei suoi artigliati piedi infiammati, inclinandosi leggermente in avanti, mentre il braccio destro si lasciava ciondoloni appoggiato al medesimo ginocchio, e la mano sinistra, aperta a coppetta, rivolta in alto, raccoglieva un pugno di fiammelle che formavano il suo manto. Si andava a condensare energia e fuoco lì, mentre le fiamme prendevano a danzare impietose, con nuova energia, senza mai smettere.

    Forse ho qualcosa per te, un ricordo. Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? Io si. Nevicava, al ramo. E qualcuno ti ha scaraventato via dal quel posto sacro, nella neve. Questo è il suo ricordo, che le mie fiamme si portano dietro. Se serve, è pronto a fare quanto già fatto, rievocare vecchi ricordi. Eheh!

    Ridacchiava, calmando un pò i toni, e sorridendo. Dal palmo partì una piccola sfera di luce, turchese e fiammante, che pian piano si allungava, si comprimeva e si addensava. Una simil armatura si andava a condensare su qeull'entità di fiamme e luce, di cui un elmo calava su quello che poi sarebbe diventato il volto. Una lunga cresta azzurra partiva dall'elmo, ed un mantello turchese si formava sulle spalle di quell'armatura completa, sottile e longilinea. Se non fosse che era turchese e nero, si poteva pensare che fosse quasi fatto di inchiostro. Si ergeva come monito e ricordo di chi per primo ha deciso di far da mentore sia all'Hollow che allo Shinigami che nel multiverso erano arrivati.
    Di fatto la sua essenza non era malefica, o votata alla distruzione, bensì al risveglio, alla rivelazione ed al potenziamento. Fermo stava, mentre quell'entità apriva i suoi occhi di cielo fiammante, e rilasciava con la sua sola presenza un essenza potenziate pure verso il suo padrone ed evocatore.
    Infatti con la sua sola esistenza l'attacco psichico che Sheol tentava di riderigere verso di Azul svaniva, rendendosi un inutile e maldestro tentativo di metter meno la sovrastante esistenza momentanea del fiammante Hollow.

    Si ergeva il cavaliere turchese, longilineo e serio, scrutando sia il suo padrone, sia altrove, dirigendo le sue attenzioni altrove, verso qualcosa che si stava avvicinando, una lucentezza smeraldo, di cui ebbe solo l'attenzione di percepire dato il riflesso su tutto l'ambiente, la quale venne subito dopo lanciata da chi non aveva propriamente intenzione di lasciar agire con tranquillità il demone fiammeggiante che con il titolo di Guerra era stato investito.
    Le fiamme lo circondavano, così come a chi da esse lo aveva generato,e proprio per questo ad un potere principe di Azul fece richiamo, silente e con una tranquillità travolgente. Guardò quel riflesso smeraldo lanciarsi a velocità verso di loro e, trovandosi nella traiettoria di quella mezzaluna, rigonfiò le fiamme che come un'armatura lo circondavano. Le fece deflagrare, avvelgendo l'aere intorno di aria calda e pesantemente attiva, affinché quella esplosione fiammeggiante intercettasse a pieno l'attacco energetico, disperdendolo poi con l'intensità con cui l'aura fiammante lo avvolgeva, annullandosi e portando nessun danno sia a lui che ad Azul il suo padre e padrone.

    Ma fu lento, ad accorgersi del vero pericolo, troppo lento per poter osservare chi oltre quell'esplosione era passato, e contro di Azul stesso si era scagliato. Una lama di tetro cristallo nero, vuota e con la volontà di divorare, sfamarsi e metter fine momentaneo ad un vuoto che portava con se. L'impatto avvenne, puntando alla spalla destra del demone con la maschera bianca, da dietro cercando di passargli oltre, trafiggerlo in maniera tale che il colpo potesse avere più effetto per ciò che doveva sottrarre, piuttosto che danneggiare.

    Ma tutto stette fermo. La lama non riuscì a travolgere e trafiggere Azul, ma si fermò al suo manto, guidata dalla mano di chi non aveva abbastanza forza per soverchiare la resistenza dell'Hollow. Edward era rapido, ma non ancora così forte per aver la meglio sulla sua controparte.
    Una mano di fiamme incominciò a formarsi da quel manto, eterea come quella che avevan guidato il rituale con cui Azul si era liberato. Questa volta tentava di avvolgere la la ma di cristallo nero, Thamaja, per non farla più scappare.
    L'effetto di sottrazione non sembrava attivarsi, ed un sorriso ancora più psicopatico andava a disegnarsi sul volto celato del demone turchese, andando a piegare e modificare le fattezze della sua stessa maschera affinché potesse far trasparire con tranquillità quel sorriso malsano.

    Oh, dunque fate sul serio vedo...




    Tornando qualche istante indietro, Edward teneva ancora Luna da sotto il braccio della stessa. Rimase ad ascoltare qualche attimo la giovane bambola che compagna considerava. Mai si sarebbe sognato di aver avuto l'occasione di utilizzare quella lama tanto speciale che Luna portava sempre con se, una lama che sempre più andava ad indicare l'identità di Luna stessa come JinseinoKi per Edward stesso. Erano lame importanti, e si sentì onorato alla possibilità di utilizzarla per metter fine alla pazzia ed al combattimento forzato che il suo demone fuggitivo stava imponendo a tutto e tutti. Fu così che, ricevendo la spada, e legando il suo arpione ben stretto al braccio con la catenina eterea dello stesso, in quanto oramai emanazione di energia era come la sua spada stessa, allungò prima la lama a testa d'ascia verso l'alto, puntando ad Azul stesso dalla distanza.
    Era molta, ma il colpo sarebbe giunto, il giusto per poter distrarre il demone, o almeno neutralizzarlo.

    Grazie Luna

    Scattò dunque, con Luna stessa, alla volta della fenditura nel terreno che il suo colpo precedente aveva provocato, uno squarcio indelebile in quel terreno desertico che avrebbe per sempre simboleggiato la fine di uno dei cavalieri dell'apocalisse al servizio di Morte, luogo ove ora erano presenti sia Sissy, sia Sheol che Azul stesso. Vi si fermò, con sempre Luna accanto, tenendola e portandola con se. Non voleva lasciarla, non in quelle condizioni, sarebbe stato i suoi occhi ed avrebbe fatto strada per lei.

    Scrutò dentro, vedendo dalla distanza le tre persone. Lasciò andare la lama in aria, manipolandola affinché potesse assecondare il suo volere pure senza il diretto contatto, e prese finalmente Thamaja, offerta che lo fece sorridere, seppur Luna non poteva al momento vedere il suo sorriso.
    Energia smeraldo incominciava a divampare intorno alla spada che ora in area volteggiava, ma non vi era traccia alcuna di ruggine che si levava dal corpo di Edward, non era un colpo fatto per uccidere o distruggere, anche perché non voleva ferire Sheol o Sissy stessa, non se lo sarebbe mai ripagato in caso contrario.
    Lo lanciò, proprio quando una piccola sfera di fuoco si levava da Azul, incominciando a prendere forma dietro di lui, la forma di un cavaliere.

    Getsuga!

    Vedendo ciò, vedendo come il suo colpo sarebbe stato intercettato involontariamente da questa altra entità, riscattò oltre, con Thamaja salda in mano, puntata verso di Azul, e tenendo stretta a lui Luna stessa, che avrebbe con lui avuto la possibilità di sperimentare, ancora, la sensazione di come gli Shinigami si muovevano in combattimento, attraverso lo Shunpo.
    Caricava il colpo diretto verso di Azul, un affondo, che mirava a ignorare le fiamme del Flujo con cui il Getsuga venne disperso, annullato e contenuto.

    Il colpo impattò su Azul, ma come scritto in precedenza purtroppo non ebbe alcun effetto.
    Non importava quanto potere portava con se Thamaja, quel cavaliere esisteva per far fronte a quelle potenze che Azul non poteva soverchiare con la forza bruta, rendendoli degli attacchi inutili contro la sua entità. Per questo rimase integro, per questo la mano eterea allontanò ed afferrò Thamaja con tranquillità, mentre il demonio, guardava un attimo indietro ai due, per poi rivolgere ancora il suo sguardo su Sheol, a terra e con Sissy al suo canto.


    Oh, dunque fate sul serio vedo... Bene, meglio! Almeno potete assistere anche voi! Su su Sheol, miri alla grandezza o vuoi terminare la tua esistenza qui, in questo squarcio alla fine del mondo? Guarda che bel pubblico hai!

    Tsk!

    Parlava troppo Azul, arrogante e forte del potere che Sissy stessa gli aveva concesso. Non avrebbe fatto però alcun male alla piccola, arma di guerra perfetta per chi doveva metter fine a chi col potere aveva deciso di governare la vita e soprattutto la morte con sopprusi e mietitori che non meritavano altro che la fine stessa. Suo primo fiore di quel giardino eterno, fermo stava, mentre assisteva, tenendo fermi i due combattenti che in duo avevano preso a combattere da un bel pò.


    Techniques

    hierro
    · Infierno - Le fiamme si ispessiscono, da azzurro chiaro tendono verso il blu cobalto. Diventano impetuose, dense, sovrastanti, incandescenti. In tale stadio non posso essere represse, inappellabili e tutto ciò che da esse vien generato come loro regna come un'inferno blu danzante. L'unica cosa che si può pensare avendo contro tale manifestazione è di essere in presenza di un inferno azzurro.
    -[Abilità Manipolazione Azul +3 Lv]
    -[Acquisizione di Resistenza come Personalizzazione, il suo livello sarà pari a livello dell'abilità di Manipolazione Azul -1]
    -[Durata 3 turni]



    jaFoh5b
    · El Paladín [Lancelot] - Più che vita in senso lato, questa è una copia. Azul, come Edward, è rimasto impressionato in maniera altamente positiva da una persona che ha avuto il modo di conoscere.
    In questo caso si parla di Lancelot, il cantastorie. Maestro iniziale di Edward, ha aperto al duo le vie verso il multiverso, e di come si viaggia in esso. Edward deve tanto a lui, perché lo ha aspirato a muoversi verso ciò che è giusto, oltre che a bere bene ed in compagnia.
    Azul invece, da lui ha avuto l'arguzia di prendere l'idea di avere qualcuno che evochi, che schierasse le sue pedine e le potenziasse al posto suo. Le fiamme dunque danzano mentre si erge da loro il cavaliere dalle mille storie, uno spettro dell'originale, un ode in dedica a lui.
    -[Evocazione con abilità Status di livello pari all'abilità Azul ]
    -[Status: Dona ad ogni evocazione in campo di Edward un risveglio.]
    -[Status: Dona ad ogni evocazione in campo di Edward un risveglio.]
    -[Malus: Monoutilizzo]
    -[Durata: 3 Turni ]
    -[Risveglio Hacer: Col tocco può applicare dot 10% da fuoco.]
    -[Risveglio Hacer: Resistenza di livello pari all'abilità Azul]
    -[Risveglio El Cid [Luna]: Ottiene uno Scaling agli attacchi pari al numero di evocazioni in campo.]
    -[Risveglio El Cid [Luna]: Debuff, attivazione a contatto. Provoca uno scaling negativo alle tecniche derivanti da abilità assorbite da El Cid di entità proporzionale ai Lv sottratti dallo stesso.]
    -[Risveglio La Muerte [Ginny]: Aumenta Efficacia o Raggio (solo uno dei due) di pari numero al livello delle evocazioni in campo.]
    -[Risveglio La Muerte [Ginny]: Debuff fisiche a chi è sotto l'effetto dell'Abilità Psichica [Terrore di morte] di pari numero al livello delle evocazioni in campo.]
    -[Risveglio El Leviatán [Jennyfer]: Sonar, l'elemento della manipolazione funge da tramite per la percezione dell'evocaizone]
    -[Risveglio El Leviatán [Jennyfer]: Trasformazione in Viverna con acquisizione di Volo (Velocità lv pari ad Abilità Azul ma senza Riflessi).]
    -[Risveglio Azul: Abilitá ANTI-STATUS di livello pari ad abilitá Azul ]
    -[Risveglio Azul: Abilitá ANTI-PSICHICHE di livello pari ad abilitá Azul ]


    flujo
    · Flujo - Una scintilla azzurra e poi un esplosione roboante di fiamme azzurre che si comportano come un gas in rapida espansione capace di colpire e ridurre in cenere tutto ciò che si estende in un raggio di 3 metri intorno ad Edward. Questo è ciò che chiama Flujo, un flusso di fiamme che si sprigionano da ogni suo angolo ad una velocità istantanea e pericolosa, lasciando nient'altro che polvere intorno a lui.
    -[Esplosione di Raggio 3 metri - Manipolazione Azul]
    -[Si può consumare un power up attivo convertendone la percentuale di potere residuo in potenza aggiuntiva di pari percentuale]




    getsuga
    · Getsuga Kyushō [月牙吸衝] - Letteralmente Zanne di Luna che assorbono il Paradiso. È un attacco di puro energia che vie eseguito concentrando la propria energia nella lama della propria spada. Fendendo l'aria con un colpo di spada si andrà a creare una bordata di energia, a forma di mezza luna, che si scaglierà seguendo la traiettoria del colpo. Data la natura dell'attacco e la natura del suo Shikai, Edward sa imprimergli parte della sua energia vitale affinché, col sacrificio di se stesso, l'attacco risulti più forte del normale. La mezza luna andrà dunque a potenziarsi ed a mischiarsi con la stessa energia vitale sacrificata da Edward.
    -[Raggio - Shikai - Inoru, JinseinoKi ]
    -[Malus: Utilizzabile solo con la Spada a testa d'ascia.]
    -[Si può sacrificare percentuali della propria vita per potenza aggiuntiva con uno scambio pari a 1:1]
    -[Formula danno: 125% + % pari a vita sacrificata al cast]


    CITAZIONE
    Lo ammetto, è un post complesso.
    Fare 4 tecniche in un turno è qualcosa di inusuale a cui mi devo ancora abituare.
    In ogni caso, Azul usa Infierno per poter evocare al meglio El Paladin come parte di una sola azione, rimanendo fermo sul posto.
    El Paladin usa Flujo per bloccare l'attacco del Getsuga.
    Edward si sposta ove ha visione di Azul, spara il Getsuga e utilizza il Getsuga come distrazione per tentare un affondo su di Azul, che non riesce per via della resistenza del manto di fuoco di Azul. Inoltre gli status di Thamaja non si innescano dato l'anti-status di lv 5 di Azul.
    Inoltre, dato l'anti-psichica di Azul stesso, per via di El Paladin, l'effetto psichico che gli aveva rivolto contro Sheol non ha effetto.

    Spero sia chiaro come post, lo so che è molto complesso. In caso di critiche, sapete pure ove contattarmi!

    Vita Edward: 43% +30 >> 73%
    Psiche Edward: 70%
    Calcoli

    Consumi Tecniche:
    Gisei: 2/3
    Bunri: 1/1
    Getsuga Kyushō: 1/3

    Hacer: 1/2
    Fuego Repentino: 1/2
    Gran Rey Cero: 2/2
    Infierno: 2/2
    El Cid: 1/1
    El Paladin: 1/1
    Sonido: 2/2
    Flujo: 1/2

    Shunji Kaido: 1/1
    Abilità Attive Edward:
    · Shikai - Inoru, JinseinoKi 4· ·
    · BanKai - Izanagi 4
    · Bankai - Izanami 3

    Velocità 5
    Forza 1

    Difesa contro: Paura [Terrore di "Bruciare vivi e Venir Divorati"] 5
    Abilità Attive Azul:
    · Azul 2 + 3 = 5
    Resistenza 4
    Velocitá 5
    Risveglio: Anti-Status 5
    Risveglio: Anti-Psichiche 5

    · Guerra 3

    Paura 5 | 5 [Terrore di "Bruciare vivi e Venir Divorati"]
    Turni Effetti attivi:
    Kaido 3/5
    Bunri 4/5
    Gisei 2/4

    Sonido 3/3
    Infierno 1/3
    El Paladin 1/3

    Yomi no yūrei 2/3







     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    0-1
    Posts
    1,043

    Status
    ONLINE
    Sissy aveva pregato molto durante la sua breve vita. Le mani giunte in petto, gli occhi chiusi perché non è dove i mortali possono vederli che divinità e spiriti camminano, nessuna formula da recitare perché Volpe le aveva sempre detto che chiedere pietà al divino è stupido e che l'uomo che prega per un pozzo non berrà mai, a meno che suo fratello non la smetta di inginocchiarsi e non impugni una pala.
    Eppure lei aveva continuato, perché una pala era troppo piccola per sollevarla. In segreto e di nascosto, illusa dalla superbia dell'infanzia che suo padre non la sentisse mormorare scongiure quando il fuoco era ormai spento, e sotto la sua coperta vecchia e sporca la bambina si sentiva al sicuro.
    L'aveva fatto per tante cose, perché tanti sono i desideri di chi ha poco. Per più cibo e meno sete, per un sole meno caldo ed ombre più clementi...per le risposte che Volpe non aveva mai voluto darle, e perché la curiosità che la divorava sempre svanisse come un sogno al suo risveglio.
    Raramente una di quelle suppliche era stata esaudita, perché gli dei sono capricciosi e le esaudissero tutte non resterebbe più nulla a renderli diversi dai mortali che è loro compito pascolare. O forse perché la sua natura era evidente a chiunque la guardasse con occhi diversi da quelli mortali, ed essendo gli immortali coloro che temono la propria fine più di tutti gli altri già allora avevano imparato a temerla?
    Sheol invece si levò la seconda volta che gli chiese di farlo. Ricambiò il suo abbraccio, la strinse come aveva fatto quando tutto ciò che aveva creduto di avere era andato in fumo nelle fiamme con cui Alice e Morte avevano tentato di soffocarla. Cingendola con braccia ed ali rosse, chiedendola ancora di quel sogno che a breve avrebbe finalmente potuto raccontargli. E che lo avrebbe coinvolto infine, perché le palpebre della bambina si fecero pesanti mentre il peso di ciò che avrebbe dovuto essere calava rapace su di lei, a condurla nell'etereo e minuscolo giardino che il suo animo aveva già iniziato a coltivare.
    Grazie...
    Si addormentò, lasciando i suoi nuovi Cavalieri da soli a bisticciare. Abbandonò le proprie membra dopo avere sussurrato, tra lacrime non più di cordoglio ma di gioia, tutto ciò che voleva dire a Sheol per essersi dimostrato ancora una volta degno non soltanto della sua fiducia, ma anche del suo affetto: quando riprese coscienza aldilà del velo onirico le sue mani erano di nuovo artigli, il suo viso un becco affilato. Zampettò tra l'erba bassa e poco folta del fazzoletto di terra che un giorno ormai prossimo sarebbe divenuto nexus di ogni anima, terreno fertile per la rinascita a cui il suo predecessore aveva scelto di opporsi: v'erano un fiore azzurro di impalpabili fiamme, ed un albero ritorto segnato da una profonda fenditura nera la dove Fame aveva lasciato il passo a Luna.
    E poi una rosa, i cui petali grondavano di sangue e le cui spine non l'avrebbero più punta. Andò da lei e la carezzò dolce, lasciando che vermiglio pregno gocciolasse sulle sue grinfie, sfruttando quel contatto per instillare in esso ciò che di Pestilenza era rimasto: un ultimo microbo, aggrappatosi alle sue unghie quando l'aveva usato per sferzare la Bellezza divenuta Morte. Unico superstite di ciò che il sicario del malanno aveva rovesciato dalle proprie viscere sul mondo, grato di potere avere nuova vita e per questo pronto a dilagare e proliferare sulle spine di quella rosa senza per questo stroncarla, facendosi simbionte anziché crudele parassita: Sheol l'avrebbe avvertito nel sangue che era suo amico, un flusso di nuova vita a moltiplicarsi tra i vuoti esistenti tra un caduto disciolto in quel mare e l'altro. Invisibile ma non per questo meno tenace, pronto a piegarsi tanto alla sua volontà quanto al particolare tipo di piaga che meglio avrebbe rappresentato la sua essenza: Pestilenza era stato la rovina del corpo, araldo di pustole e tumori e pus grondante di afflizioni e malattie. Sheol invece avrebbe imposto il proprio marchio sul nuovo titolo guadagnato, mirando alla mente anziché alle ossa: presto Ginny si sarebbe risvegliata, presto avrebbe rivisto il suo viso avvolto dalle bende ed avrebbe saputo in che maniera tale dono si sarebbe manifestato in lui...
    Poi però, qualcosa la allarmò. Un soffio gelido alle sue spalle...movimento nel terreno sotto le sue zampe. Sissy desiderò volare, e nei suoi sogni aveva ali adatte a farlo. Ma prima che potesse sbatterle una strana letargia contagiò il suo spirito, e la voce che giunse alle sue spalle fugò ogni dubbio riguardo il responsabile di quel silente, improvviso terrore.
    Mia adorata Sissy...mia adorata erede.
    Morte e Bellezza, uniti in un solo essere a causa del gesto con cui la seconda aveva salvato il primo dal terzo rintocco delle campane alla fine del mondo. Avevano già camminato in uno dei sogni di Sissy, si erano svelati nel tentativo di convincere una delle sue pedine a non unirsi alla cerchia di chi quella guerra l'avrebbe persa.
    Per questo erano stati puniti, respinti e sfregiati dalla bambina corvo che ora giaceva immobile e pietrificata, sempre più avvolta dalle radici nere e marcescenti di un Giardino che al contrario del suo non era nuovo e vergine, avendo raggiunto e sorpassato la fine dei propri giorni.
    E' giunto il tempo di tornare a casa.
    Sapevano che sarebbe tornata, perché l'apocalisse non è completa senza chi in suo nome sparge il male nel sangue dell'uomo. Sapevano che l'avrebbero trovata li, perché su quella terra c'erano già stati...e stavolta mirarono a lei, lieti che non avesse portato con se il diavolo che avrebbe ereditato il titolo dell'ultimo cavaliere.
    Sissy provò a divincolarsi, a liberarsi, a richiamare le fiamme di Azul per bruciare le escrescenze arboree che la stavano avvolgendo in un sarcofago o l'empietà di Luna, così da seccarle privandole d'ogni nutrimento. Ma neppure il nuovo potere di Sheol avrebbe potuto raggiungerla, perché in quel reame d'ombra Morte e la sua consorte avevano passato ben più tempo di quanto a lei ne fosse mai stato concesso.
    E' giunto il tempo di restituirci ciò che è nostro...
    Furono loro, assieme, a carezzarle il viso. Loro assieme a mostrarsi nella loro decadente forma, perché il colpo che Sissy aveva inferto a entrambi quando Luna si era votata a lei aveva deturpato per sempre la Bellezza della prima, costringendola a mostrare l'oblungo teschio dell'altro.
    La presero per i capelli, e così la portarono via. Lasciando il suo corpo addormentato e senza più uno spirito capace di risvegliarlo, in balia di chi scioccamente bisticciava anziché sentire le grida che neppure nel sonno, ella riuscì a gridare.


    CITAZIONE
    Abilità premio:

    Pestilenza - Scorre nel sangue, così come è sempre stato. Ma se un tempo era la carne il suo obbiettivo, cuore e polmoni i bersagli ove piantava le sue invisibili lame, ora è alla mente che punta...Sheol è la nuova Peste, sicario dell'apocalisse. La pazzia l'arma che ha sempre impugnato meglio e che grazie alla sua investitura si farà ancora più contagiosa, permettendo al suo sangue di consumare e sciogliere le menti di chi sfiora, instillando in esse il seme di una decadente e terribile schizofrenia che ne degraderà le cognizioni ad un ritmo del 10% a turno...e rendendole più vulnerabili, perché se un corpo malato è più suscettibile a nuove infezioni lo stesso è vero per la psiche. Facendo si che le tecniche psichiche rivolte agli afflitti abbiano uno scaling in più sul Lv di questa abilità, così che la pazzia li colga più facilmente. Entrambi gli status durano sei turni, e possono essere inflitti più volte tramite diversi contatti.
    [Abilità di Status, Lv3]

    La cavalcata dell'apocalisse è ricostituita con tutti e tre i suoi nuovi Cavalieri! Sheol ottiene l'abilità premio qui citata, donatagli da Sissy mentre per l'ennesima volta si addormenta così da poterlo investire in sogno...
    Dove però, all'insaputa dei pg che nella veglia litigano tra loro, viene avvicinata e sopraffatta da Bellezza e Morte, che le tendono una trappola e la portano via. Sissy non si sveglierà più, ed al momento i pg non possono saperlo...tranne forse Luna, che grazie alla sua telepatia potrebbe aver avvertito qualcosa di tale scambio!
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    31,410
    Location
    dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

    Status
    ONLINE
    Quando alla fine succede non è poi così piacevole. Il peso di Sissy tra le braccia, la sua guancia premuta sul petto mentre chiudendo gli occhi si addormenta, è qualcosa da cui il diavolo distoglie i propri pensieri perché non ha parole per descriverlo. Ciò che avviene poi piuttosto, la consapevolezza d'un tocco tanto etereo quanto intimo...lo sente, il contagio che dal suo cuore nero s'estende ai confini dell'oceano rosso su cui la sua coscienza nuota. Ne avverte il febbricitante brulicare, ode gli echi di coloro che non possono lamentarsi del contatto con quel malsano schifo perché sciolti e schiacciati tra i mondi che ne han spremuto le membra...il fatto che sia li per restare, la consapevolezza che il dono della piccoletta abbia radici più profonde di quel che i suoi artigli saprebbero mai estirpare. Forse è a causa dell'artigliante emicrania che graffia le pareti del suo cranio per ogni lingua di fiamme azzurre che ardono innanzi a lui che gli pare più una condanna che una promessa. O forse la vertigine che avverte non ha nulla a che vedere con la paura che un idiota con la maschera vorrebbe imprimergli quanto piuttosto col timore atavico di chi un impegno non se l'è mai preso da quand'è nato, e per questo trema innanzi ad una responsabilità diversa da tutte quelle che ha mai avuto perché dovuta a qualcuno di diverso da se stesso.
    Il fagotto piumato tra le sue braccia...è così fragile, così pacifico. Così piccolo che per un attimo ci pensa, come ha già fatto tante volte, a quanto sarebbe facile spezzargli il collo. Infilasse una mano nelle sue viscere, bevesse del sangue che ne sgorgherebbe saziando finalmente la sete che arde la sua gola fin da quando ha sentito parlare d'una bambina capace di far rabbrividire finanche la morte...cosa proverebbe, che sapore avrebbe? Dopo averlo fatto starebbe meglio, avrebbe ali più maestose e nere di quelle sanguigne che le sue scapole han prodotto quando ha scelto di smetterla di fare la fighetta ed accettare il dono che nessuno se non una stracciona disperata e folle gli avrebbe mai fatto...o non sarebbe poi così diverso dai cento bastardi che assieme ad altri scappati di casa ha appena finito d'ammazzare in suo nome, e per questo condannato ad una simile indegna fine?
    Eddie.
    Sono tutti li ora. Una nuova famiglia disastrata, un nuovo circolo di reietti come Sheol prima d'ora ne ha trovati di simili a se solamente nel Silenzio. Saltano alla gola l'un dell'altro, chiacchierano e blaterano come ancora non avessero capito di non essere i protagonisti del macello cosmico in cui han voluto ficcar le mani pretendendo pure di non ritrovarsi senza dita. Anche lui dovrebbe esser come loro. Anche lui dovrebbe guardarli anziché non riuscire a smetter di fissare il musetto zozzo dell'avvoltoio addormentato tra le sue braccia, rispondere alle loro provocazioni e far la voce grossa e mostrar le palle anziché cullarla come non fosse l'uovo quasi schiuso di uno di quegli angeli che ha odiato fino ad avvelenarsi il sangue fin dall'istante del suo primo respiro...
    Non avesse già vissuto un'esperienza simile. Non avesse già incontrato l'amore in forma di streghetta dagli occhi a mandorla con una chitarra in mano e più turbe di quante bende avesse avvolte in testa. Non avesse già una volta scoperto che succede a credersi il più furbo, il più crudele, agir di conseguenza e poi trovarsi solo con nient'altro che una voce in testa ed un cadavere da far danzare senza più nulla ad animarlo.
    Allora lo farebbe, allora la ammazzerebbe nel sonno e la farebbe finita con la storia che ha già rischiato troppe volte di costargli la pelle. E certo perseverare è diabolico e le corna in testa lui le aveva. Ma se proprio ci teneva a veder un giorno i serpenti d'oro affogare in quel mare che Sissy aveva appena reso persino più disgustoso. Perché per una volta non provare ad esser migliore di loro anziché identico?
    Tieni a bada il tuo cane, ti va?
    Eccolo quindi ad alzar lo sguardo, puntarlo dritto negli occhi d'uno degli ultimi arrivati laggiù anziché piantarlo come un chiodo arroventato in quello di un demonietto troppo tonto per capire di star parlando al vento. Affatto violento ma neppure gentile perché ora non esageriamo, la merda in testa l'aveva comunque e nessuna illuminazione sarebbe mai stata abbastanza folgorante da spalarla tutta in un colpo solo.
    E poi levarlo ancor più in su, verso la luce bella dell'alba che stava sorgendo oltre i confini del crepaccio dove sarebbe dovuto crepare. Nessun addio per il sangue che aveva versato, nessun ultimo sguardo alla carne marcia che la stessa peste che ora incarnava era riuscita a strappargli.
    Abbiamo ancora una fine del mondo da raggiungere.
    Le ali non le aveva davvero, le escrescenze semiliquide alle sue spalle erano solo per scena. Niente di ciò che era accaduto l'aveva reso meno esausto, meno sfinito dalle grida che aveva sbraitato e che ancora gli grattavano la gola ad ogni respiro mentre combattendo una battaglia non sua era arrivato a tanto così da restarci secco. L'unica differenza era che finalmente ed una volta in più, Sheol aveva scelto. Sissy prima della propria fame, Sissy prima di tutto il resto. E con lei tra le braccia prese ad arrampicarsi verso il sole, le ali come artigli a puntellarsi tra le rocce e portarlo al nuovo giorno. Primo tra i suoi nuovi Cavalieri a vedere l'alba della mattina che aveva dato inizio ad una fine, così che quella vecchia potesse finalmente essere ammazzata.


    E' uno Sheol semplice, e troppo preso da se stesso e le proprie turbe non s'accorge di un cazzo di ciò che è accaduto a Sissy u.u
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    2
    Posts
    2,334

    Status
    OFFLINE

    « Basta. »


    Sentì il vento, vide la lotta, visse tutto attraverso gli occhi di Edward, e di coloro che raggiunse poco dopo aver accettato il dono che gli aveva offerto. Mani estranee che toccavano Thamaja, la misero a disagio nonostante fosse stata lei a proporlo...
    Non volle partecipare, non volle intromettersi più di quanto non avesse fatto, offrendo quella lama oscura ed ogni potere che nel tempo le aveva affidato. Perchè pochi come lei sapevan cosa volesse dire doversi scontrare con se stessa, combattere ciò che un aspetto di se voleva fare in disaccordo con il resto. E perchè il peso che l'aveva fatta piangere era ancora fresco sulle sue spalle, la forza con cui riusciva ad opporvisi sufficiente appena da non farvela crollare sotto. Il disappunto di Azul era malriposto, poche parole avrebbero potuto sedarlo in fretta, perchè Sheol aveva già accettato ciò che Sissy gli aveva offerto...in mezzo a quel marasma d'aggressività, Luna si rifugiò nella quieta mente della piccola per non lasciare che le correnti impetuose dell'altrui rabbia, risvegliassero in lei ciò che infine finalmente era riuscita ad affogare. Il sonno era meno facile da scrutare della veglia, i sogni un reame proibitivo per chi come lei tendeva a rifletter con la pura logica d'una macchina, per quanto ormai un cuore vero avesse risvegliato emozioni che poteva chiamare sue...
    Fu per quello che vide, fu per quello che se ne accorse presto. Quando ancora gli altri bisticciavano, quando fiamme e lame oscure e sangue infetto s'incrociavano per dimostrarsi l'un con l'altra chi fosse il più degno dei doni che tutti assieme avevano ricevuto, mettendo la parola fine ad un Apocalisse così da poterne incarnare nuovi aspetti.

    « BASTA! »


    Per quello che urlò, la voce levata ed allarmata da ciò che era riuscita ad intravedere, intuendone solamente parte ma abbastanza per comprendere d'un pericolo più subdolo, di quelli che avevano affrontato fino a quel momento.
    Invasa da un gelo che rese il suo tono una sferzata, piegando le sue labbra in un tono di disgusto, e dando nuova ragione alle sue ciglia di macchiarsi delle lacrime che i suoi occhi ancora versavano...perchè avevano fatto tanto, avevano fatto tutto pur di garantire ad una bambina dal destino grande, di essere al sicuro.
    Avevano sconfitto l'impossible in suo nome, marciato verso i confini del mondo che presto immaginava sarebbero riusciti a raggiungere, senza più alcun ostacolo ad impedir loro di procedere...
    Solo per lasciare, che una bastarda la rapisse sotto il loro naso.

    « Nel sonno di Sissy...nei sogni, che ognuno di noi ha visitato. »


    Cercò di spiegarsi...cercò di dare nome, a ciò che era certa tutti loro avrebbero riconosciuto. Azul e lei v'erano stati fisicamente, in quella piana dall'erba sparuta e dalla nebbia densa, ove la bambina corvo aveva piantato i primi semi di ciò che il destino voleva divenisse, la nuova coltura ove le anime dei defunti sarebbero sbocciate. Edward e Sheol invece no, ma non dubitò potessero aver avvertito il tocco della piccola nei loro spiriti, quando in essi ella aveva acceso le scintille cupe che li aveva resi più che uomini, e diversi da qualsiasi altro mortale.

    « Ho sentito una voce parlarle. »


    Era già successo, innanzi ai suoi stessi occhi. Morte aveva solcato con lo spirito la distanza che la separava dal suo rifugio all'antro onirico ove Sissy aveva voluto eleggerla, porla sul trono vacante dell'anoressica e malsana Fame, che infine Thamaja era riuscita ad impalare. Allora l'avevano respinta, allora Sissy era stata all'erta, e v'aveva riversato contro il potere con cui un altro di quei Cavalieri, aveva infettato il suo piccolo e morente corpo...
    Ma quando l'aveva rifatto, un ultimo viaggio per l'ultimo membro di quella cavalcata ancora assente. L'ombra mortifera che aveva seguito i loro passi fin dal principio doveva averla attesa in agguato e poi raggiunta, perchè Luna non si spiegava altrimenti il terrore che aveva intuito nei pensieri inconsci di quella bimba. Ne l'impressione che il corpo tra le braccia di Sheol non fosse ormai che un vascello empio, non poi così diverso da quello che lei stessa abitava da sempre, non per la mancanza d'un cuore ma per quella d'un animo, come quello che la Morte aveva appena trascinato via.

    « Era quella della Morte...e temo l'abbia presa con se. »


    L'avrebbe riconosciuta in capo al mondo, perchè l'offerta che aveva ricevuto e rifiutato l'avrebbe morsa non solo quella notte ma per gli inverni a venire. Del suo agire non poteva essere per niente certa, non senza che un contatto con le spoglie di Sissy le permettessero migliore accesso alla sua psiche...non elaborò oltre, almeno non per il momento, preferendo piuttosto lasciar che gli altri apprendessero quanto scoperto, ed agissero di conseguenza. Finendola con le loro inutii diatribe, stringendosi attorno a colei che avevano giurato di guidare: di nuovo la mente di Luna andò a Molly, nella speranza che il suono delle sue ali giungesse presto a darle idee migliori da seguire, piuttosto che quella d'immergersi in pensieri contaminati dalla presenza di chi nonostante tutto, era ancora la vera Fine.
    Rimase stupita, dalla propria stessa calma. Dalla maniera in cui il suo cuore sussultò ma non perse neppure un colpo, nell'apprendere e comunicare quanto scoperto grazie alla capacità che solo lei tra tutti i presenti aveva. Forse alle disgrazie era abituata, forse non s'aspettava che tutto volgesse davvero verso il meglio, solo perchè i cani posti a guardia sul loro percorso erano riusciti ad abbatterli.
    O forse perchè infondo, anche fosse stato tutto vero ed irreversibile, nulla avrebbe davvero cambiato il futuro prossimo che attendeva tutti loro. Perchè Sissy potesse assurgere al ruolo che era stato previsto per lei, Morte doveva essere eliminata. Era alle sue porte che erano diretti, ad esse che sarebbero corsi comunque se davvero la bambina fosse stata rinchiusa in esse...
    E la condannata che Luna aveva già avvertito del loro arrivo stava solamente dando loro una ragione in più per obbligarli su quella strada, la stessa che si sarebbe conclusa solamente col suo cuore fermo, e la sua esistenza cancellata.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    0-1
    Posts
    7,257

    Status
    OFFLINE
    Reagì subito alla prima parola di Luna. Fu come se venisse portato alla realtà, come qualcosa che va in frantumi. La lama intrisa di fame, che gli era stata gentilmente offerta per placare il demonio fuggito al controllo, veniva ritirata dalla ferma presa delle fiamme, che lasciarono andare senza resistenza alcuna. Edward vide Azul girarsi immediatamente verso di Luna, seguirla nel suo discorso, e poi rivolgere il suo sguardo sulla piccola fanciulla che dormiva profondamente, di un sonno che più scrutava e più gli sembrava strano.

    Riportò Thamaja alla sua legittima proprietaria, avvicinando l'elsa verso la mano libera di Luna, lasciando poi delicatamente andare la presa con cui la sorreggeva, e con cui l'aveva guidata con quella folle corsa verso il demonio azzurro che solitamente popolava il suo mondo interiore.
    Si avvicinò verso Sissy, lui fra tutti i presenti in quel momento era colui che non era entrato affatto nel sonno. Non aveva visto il campo ove i nuovi fiori della prossima al trono di Morte avevano preso a sbocciare, e dunque non aveva alcuna memoria di ciò, a differenza di Azul. Sgranò gli occhi, serrando le labbra, per poi portare difronte a se la mano destra, quella con cui ancora teneva il gancio evocato dalle piccole sfere di luce che circondavano l'aere intorno a lui. Le sue ferite erano scomparse, era risatanato, e l'aura smeraldo che solitamente era abituato ad evocare e circondarsi stava incominciando ad affievolirsi, esaurendo la sua potenzialità e possibilità di continua cura.
    Inspirò ed espirò dal naso, rumorosamente, mentre si chinava sulla piccola bambina-corvo, poggiando il suo gancio su di lei.

    Controllo.

    A contatto effettuato, l'equalizzazione sarebbe partita in automatico, e qualsiasi ferita che la piccola ancora si portava dietro sarebbe stata trasmigrata, in parte, verso Edward, lenendo ogni possibile dolore a Sissy, facendo si che scaglie di ruggine smeraldo si spostassero dal ragazzo alla piccola addormentata. Ma non sarebbe stato l'unico effetto che sarebbe partito. Seppur il ragazzo non lo sapeva che la coscienza della piccola era stato catturato, trattenuto e portato via dal suo corpo mortale, i ricordi erano quelli a cui mirava, per far si che avesse potuto con certezza conoscere quanto gli altri già sapevano, ed avere la certezza di chi o cosa era successo, e come contrastarlo.

    Era stato l'unico ad esser stato escluso dal giardino della piccola Sissy, e pensava perché probabilmente fra il gruppo di incauti che si erano avventurati ai confini del mondo ed oltre, a combattere contro cavalieri dell'apocalisse, lui era quello che forse meno di tutti incarnava uno degli aspetti dei cavalieri dell'apocalisse, o forse perché più che a lui era toccato al suo alternativo, ad Azul.
    Sarebbe stato dunque slegato dai vincoli, che avrebbero tenuto legati alla piccola gli altri tre, e sacrificare Azul, folle e furioso per com'era, in caso di necessità non era affatto una brutta idea, almeno pensava. Era cambiato molto, tentando di portare in salvo la piccola e l'amarezza stava incominciando a seperggiare nel suo io, mentre la vedeva attonita. Avrebbe setacciato i suoi ricordi, o almeno avrebbe provato, per il suo bene, condividendo le sue gioie ed i suoi dolori, facendoli pure suoi. Infondo aveva promesso di proteggerla al vecchio Volpe, ed a Ginny, e tale era ancora la sua decisione.
    Così, con l'equalizzazione attiva fra lui ed il corpicino della inerme bambina dormiente, un velo smeraldo si sarebbe preso a levare da lei, passando attraverso quel amo dorato finendo direttamente verso di Edward, per poi svanire nel nulla. Con esso tutti i ricordi che avrebbe potuto controllare e viosionare sarebbero stati a lui accessibili, così da poter guidare meglio lo sparuto gruppo di entità che contro la morte stessa si levava per il bene di una bambina.
    E insieme all'amarezza di aver levato la sua attenzione sul suo demone fuggiasco, si presentò alla porta del suo animo pure la tristezza di non esser riuscito in quel momento a proteggerla.


    Era fatta. Sheol era stato, volente o nolente, reso a tutti gli effetti parte della combriccola. Lo percepì dal cambio di tono del bendato, e sorrire, sporgendo tutti i denti della sua maschera di bianca greta, e fiammante constituzione. El paladìn era pronto ad agire, a levarsi verso chi aveva tentato il colpo verso il suo padrone legittimo, ma venne interrotto dal gesto della mano di Azul che si levò a fermarlo, con palmo aperto, mentre le fiamme manipolizzate a mani arretravano dalla lama nera che era stata donata ad Edward.
    Ascoltò, in silenzio, Luna, mentre volgeva la di lei attenzione verso la bambina. Osserò Edward agire, senza perder tempo, smorzando il suo agire combattivo ad uno quasi paterno. Gli dava la nausea tutto ciò, ma volle rimanere a guardare la scena, il quanto poteva, mentre avvertiva la fine della sua ora d'aria. Piccole fiammelle avevano preso a levarsi dalla sua entità, che via via si andava a sfaldarsi, a sgretolarsi, andando a tornare, vorticosamente verso lo Shinigami che tanto aveva a cuore la piccola bambina il cui destino era quello di fare tanto.
    Come suo cavaliere, il più combattivo, fuori dai combattimenti poco aveva a che spartire, e per questo decise semplicemente di svanire, sia lui che la sua evocazione, lasciando il disturbo che avevano arrecato ad un semplice fastidio. Ma sarebbe tornato, più aggressivo che mai, pronto a combattere per la futura regnante della morte e del giardino degli spirati.

    Vedete cosa dovete fare, ci rivediamo al prossimo combattimento, gentaglia.

    E così, mentre partendo dai piedi e finendo dalla sua testa, le sue fiamme disfecero la sua entità, insieme alla sua aura di terrore, turbinando in piccole lingue azzurre sul ragazzo che ora era prestato ad agire al meglio per la piccola Sissy, adornando di nuovo le sue spalle di azzurre fiamme irruenti. El Paladìn fece la stessa sorte, una volta che il suo evocatore era sparito, anch'egli tornò fuoco, il quale però semplicemente andò a decadere al terreno ardando quella fossa profonda che da Edward era stata incisa nel terreno ove lo scontro si era consumato.



    Techniques

    PAzoB0c

    · Jinsei no omoide [人生の思い出] - Letteralmente Ricordi di Vita. Col tempo sempre più persone sono state soggette al gancio di Edward. Questo gli ha permesso non solo di condividere con loro la sua stessa vita, ma di ricevere in cambio ricordi appartenuti ad altre persone, ora lasciati nelle memorie dello Shinigami della vita. Basta semplicemente essere agganciati, affinché il ragazzo possa apprendere appieno la vita vissuta dalla persona con cui condivide l'Equalizzazione.
    - [Supporto - Shikai - Inoru, JinseinoKi ]
    - [Malus: Utilizzabile solo attraverso il gancio e mentre l'equalizzazione è in corso.]
    - [Effetto: Permette di setacciare i ricordi della persona agganciata come se fossero le proprie memorie. Se più persone sono agganciate, setaccia i ricordi di chiunque è agganciato.]
    - [Durata: Istantanea]

    CITAZIONE
    Edward decide dunque di intervenire, appoggia il suo gancio sul corpicino di Sissy e lancia immediatamente un Jinsei no omoide per setacciare i ricordi di Sissy, se riesce.

    Vita Edward: 73% +30 >> 100% | 3%
    Psiche Edward: 70%
    Calcoli

    Consumi Tecniche:
    Gisei: 2/3
    Jinsei no omoide: 1/3
    Bunri: 1/1
    Getsuga Kyushō: 1/3

    Hacer: 1/3
    Fuego Repentino: 1/3
    Gran Rey Cero: 2/3
    Infierno: 2/3
    El Cid: 1/1
    El Paladin: 1/1
    Sonido: 2/3
    Flujo: 1/3

    Shunji Kaido: 1/1
    Abilità Attive Edward:
    · Shikai - Inoru, JinseinoKi 4· ·
    · BanKai - Izanagi 4
    · Bankai - Izanami 3

    Velocità 5
    Forza 1

    · Azul 3 + 2 » 5
    Resistenza 4
    · Guerra 3
    Turni Effetti attivi:
    Kaido 4/5
    Bunri 5/5 - Conclusa
    Gisei 3/4

    Infierno 2/5
    El Paladin 2/3 - Conclusa

    Yomi no yūrei 3/3 - Conclusa







     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    0-1
    Posts
    1,043

    Status
    ONLINE
    Una mente non è qualcosa che si possa leggere, o sfogliare. A guidarla i sensi vigili, ma a farle da motore quell'inconscio che in ognuno si rimesta e ondeggia danzando al ritmo degli spettri di ciò che è stato...
    Eppure Edward lo vide, quando la sua luce toccò il corpo inerme della piccola. In un mare di ricordi tutti uguali, macchiati dall'odore di stantio e dalla miseria in cui Sissy era stata costretta a vivere da chi pur di nasconderla le aveva permesso di avere fame, e di credersi niente più di una sfortunata vagabonda...
    Tutto il viaggio che ella aveva condiviso con loro, fin dal momento in cui al centro di una piazza aveva scorto volti diversi da quelli essiccati dal sole per cui era solita esibirsi. Avvertì i forti battiti del suo giovane cuore come propri, strabuzzò gli occhi bicromi nella meraviglia di ciò che mai si sarebbe aspettata spettasse a lei vivere. Ogni scoperta ed ogni perdita, la consapevolezza di una dea bambina e la tristezza di una fanciulla che avesse potuto scegliere, forse avrebbe barattato il potere di cui si era scoperta erede con l'esistenza quieta e mogia che suo padre aveva pensato per lei...
    Vide il proprio viso, quello di Luna e quello di Azul, quello di Sheol e poi Ginny, Molly, Jhonny. Ad ognuno di loro associò un sapore ed un colore ed un accordo diverso di quella musica che il mondo suona, quando si è abbastanza giovani per udirlo ancora.
    Infine la paura...infine il terrore, la consapevolezza di avere sbagliato. Di essere caduta in una trappola, di non potersi liberare perché non v'è gioco in cui possa vincere senza conoscerne le regole, e di quell'aldilà occulto di cui per molto tempo aveva intonato canzoni Sissy sapeva solamente quello che la sua pancia le suggeriva.
    Trascinata via dal capezzale del suo angelo più bello...condotta in tenebre più profonde d'ogni notte avesse mai passato sveglia, a maledire il proprio stomaco o ascoltare le storie che Volpe cantava per lei.
    Non crucciarti, piccola mia.
    E poi il presente, o quanto di più simile essa custodiva nelle proprie memorie più fresche...istanti passati da poco, dolorosi e taglienti come solo una lama che ha appena inciso è capace d'esserlo. Membra come pietra, nel petto un mortaio, il rimbombo dei suo battiti terribile come tentasse ad ogni istante di sfondarle il petto, e fuggire da colei che ormai sapeva spacciata.
    Mentirei se ti dicessi che non farà male...ma non è con noi che dovresti prendertela per questo.
    Vide Ginny, quello che di lei era rimasto, chinare il viso rigato da ogni lacrima mai versata nella vergogna di essere colei che le aveva scaricato il peso del proprio peggior peccato. Vide altri, attorno a lei, tutti coloro che Morte aveva preso in quella corsa che nonostante tutto aveva perso. Forse un'altra ne sarebbe stata sollevata, ma Sissy non nutriva dubbi riguardo il fatto che ognuno di loro fosse defunto. Il che poteva significare solamente che anche a lei spettasse un fato simile, giunto per mano di chi con la sua disfatta avrebbe recuperato le chiavi del Giardino in cui le anime avrebbero dovuto riposare.
    Sarai parte di qualcosa di grande. Qualcosa di meraviglioso.
    Parlava da sola, come chi nella propria testa dice e ridice ciò di cui avrebbe voluto accusare un vecchio amante. Pensieri inaciditi espressi da labbra che non conoscevano la vita da troppo tempo, e per questo avevano scordato perché a renderla preziosa non fosse solo il suo svolgimento ma il fatto che prima o poi si sarebbe conclusa.
    Sissy smise di ascoltarla, quando tra gli spettri raccolti ad officiare le sue esequie lo vide...accanto alla Vendetta che aveva messo in moto gli ingranaggi di quella tragedia, a sua sorella che era stata la Grande Alice prima di lasciare che nei suoi panni fosse la Morte a camminare in terra. Più triste di Jhonny e Molly, che almeno giunti al proprio tramonto potevano stringersi di nuovo nell'abbraccio l'uno dell'altra...c'era Volpe, i suoi occhi aperti come non li aveva mai visti prima. Cercò di sorriderle, perché nessuno nel proprio momento peggiore vorrebbe vedere i propri cari piangere. Ma proprio perché non l'aveva mai fatto prima, Sissy seppe di essere davvero giunta alla tragica fine del suo viaggio.
    Sono tutti qui per te.
    Morte notò il suo sguardo, Morte la guardò negli occhi e le sorrise come una madre benevola, lieta che in molti siano giunti a celebrare il compleanno di sua figlia. Ma non era tanto lieto l'evento che stava per prendere vita, e per cui infine il corpo paralizzato di una bambina venne gettato senza cerimonie su un ampio altare di fredda pietra, la dove la grotta ove la fine risiedeva si apriva a lasciar passare i raggi freddi della luna a cui Sissy iniziò a rivolgere le proprie silenti preghiere.
    E' giunto il tempo che tu ci restituisca ciò che è nostro.
    E Morte, nel corpo dell'amata per cui aveva scelto di abbandonare tutto il resto, si arrampicò sul medesimo masso e strisciò su di lei e con una mano che era d'ossa le sfiorò la guancia e poi la fronte, la dove Ginny in un sogno ormai lontano aveva nascosto la chiave del vero regno che aveva sottratto al Padre prima di avviarsi nel deserto. E li le sue memorie si interruppero, perché Sissy non aveva che dolore da ricordare. Quando Morte e la sua Bellezza annunciarono al cielo la sua fine, e le loro parole vennero coperte dalle prime tra le sue ultime grida.
    E' giunto il tempo che tu li raggiunga. Ultima ad ereditare il trono, ed ultima a morire.



    Tutto questo, Edward lo esperisce grazie alla tecnica che gli permette di rimestare tra i ricordi di Sissy!
     
    Top
    .
67 replies since 6/7/2022, 08:03   1499 views
  Share  
.