The Long Road Home

Una serata tranquilla ad Hüb. Il ritmo piatto delle onde, la brezza fresca e calma. Il chiacchiericcio incessante proveniente dal Ramo, la luce sempre più bassa e calda delle sue finestre come un sole al tramonto.
Tutto spezzato dall'esplosione.
Urla, panico. Cenere incandescente riempie l'aria, una donna grida, uno spettro scarlatto su di lei.
Sei tu.
Grida una voce in mezzo alle fiamme al volto pallido, spaventato della ragazza rannicchiata ai suoi piedi; lunghi capelli d'ebano cingono un viso deformato dal terrore, occhi incapaci di piangere perché ogni lacrima diviene vapore.
Ti ho trovata?
La voce si spezza, il dubbio s'insinua. La rabbia monta e con essa altre fiamme.
Annie sa. Saprebbe anche lo spettro non fosse ubriaco, non fosse colpa del suo alcol oltre che della follia di lui. Sa e per questo agisce.
Nemmeno il Fuoco può opporsi ad una Dea. Lo spettro cade, il mare si solleva: non ci sono vittime, solo un orribile spavento. Ma non può continuare così. Jekt dev'essere fermato.

E' la mattina successiva che l'annuncio compare sulla bacheca del Ramo. V'è un carro fuori dal locale, un uomo coperto da stracci rossi russa al suo interno: nessuno riconosce il terribile fantasma di fiamme nella sua sagoma accasciata ed in ceppi.
Annie cerca qualcuno che lo accompagni. V'è un posto per quelli come lui, un luogo buio e lontano dove quelle fiamme non potranno più far del male a chi non se lo merita. Ma la strada per raggiungerlo è lunga e perigliosa e persa in simili tenebre. Chi se la sente d'affrontarle pur di liberare i mondi dalla minaccia del Rosso e del fuoco che porta con se?